Stavo pensando a quanto, in questi anni, è cambiato il mio modo di imparare le cose. Prima ti avrei detto che bisognava procedere in maniera metodica, quasi come dei passaggi obbligati verso il tuo obiettivo. Facevo proprio così, era il mio modo per gestire gli anni da studentessa universitaria: avevo una scaletta, procedevo senza sosta (e senza deviazioni) verso l'ennesimo esame del mio piano di studi. Sfogliavo libri, approfondivo, collegavo quel che si poteva, perchè sapevo che le opere d'arte erano figlie del loro tempo.
A volte questo non era abbastanza perchè la storia del disegno era un argomento troppo ampio; tutti gli artisti disegnavano...e tante volte, prima di arrivare all'opera definitiva. Perciò passavo le giornate in biblioteca a sfogliare volumi su volumi, ad osservare (cercando di memorizzarli) gli studi delle mani, piccoli disegni preparatori, tipologie e materiali utilizzati, ma non c'era niente che poteva ricondurmi in un attimo all'autore.
Così, l'esame non andò. Io, come al solito, presi le mie cose, controllai il primo pullman utile per rientrare a casa e, nel frattempo, la docente faceva una pausa. Uscì nel giardino della cittadella dei musei e mi disse: "signorina lei è preparata, non ho dubbi, ma sbaglia l'approccio. Le do un consiglio per la prossima volta: non cerchi di imparare tutto in maniera metodica, non deve ricordare a memoria una poesia. Lei deve concentrarsi sui disegni degli artisti più importanti, quelli che hanno fatto la differenza, perchè è probabile che la stessa cifra stilistica che lei vede nei dipinti esista anche nei loro disegni preparatori. Tutti gli altri, gli artisti minori, sono delle derivazioni".
Fu una specie di rivelazione, e oggi penso che il suo principio sia valido per diversi aspetti. Non solo per il mio modo di imparare, senza voler saper fare tutto mi accontento di riuscire a fare quello che è davvero utile, ma soprattutto nelle scelte che compio per rendermi riconoscibile. Un'azione davvero complicata, nel mare del web, perchè tendiamo a farci ispirare e a seguire le orme lasciate dagli altri. In questo modo rimaniamo degli "artisti minori", perchè non diamo spazio alla nostra identità. Tutto, però, può essere diverso se facciamo la differenza nella nostra comunicazione, nell'approccio col nostro ambiente, nel modo di porci con situazioni diverse dalla nostra, in quello che mostriamo con le nostre foto e in quello che vogliamo esprimere attraverso i nostri prodotti. In effetti io voglio fare la differenza e, per fortuna, nel mio percorso ho tanti momenti che calzano a pennello col mio attuale lavoro.
Sono abbastanza sicura che se oggi mi mostrassero di nuovo il disegno preparatorio della mano della Dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci, non avrei alcun dubbio nel dire che riconoscerei fra mille quel modo di sfumare. E se, invece, volessi fare un elenco delle azioni che compio per rendermi riconoscibile nel web, ti direi:
- comunico i miei valori attraverso delle riflessioni che derivano da quel mio percorso di studi al quale spesso faccio riferimento;
- mi piace spingerti a visualizzare attraverso il racconto, un po' come quando si fa la descrizione di un'opera d'arte. La lettura dell'opera è un discorso, fatto di panoramiche e di zoomate minuziose sui dettagli più significativi, fino alla ricerca dei collegamenti con il contesto in cui è nata;
- cerco di trasmettere la mia "lettura" parlando anche per immagini, non solo quelle rappresentate dai miei prodotti, ma anche quelle delle mie foto;
Questa è solo una panoramica, ma ci sono delle zoomate, cioè delle derivazioni, che completano il mio intento di trovare il posto in un ambiente, quello degli artigiani 2.0, diversificato e allo stesso tempo troppo uniforme.
Hai mai riflettuto su come riusciamo a renderci riconoscibili? Anche nella vita di tutti i giorni. Io, ad esempio, credo di essere vista come quella dalla busta rossa, o che passeggia col cane nero la mattina...poi, magari, sono anche l'illustratrice di ricordi. ^_^
Cosa fai per fare la differenza, per renderti riconoscibile? Raccontamelo, magari scopriamo anche di avere qualcosa in comune. ^_^