La mattina, quando apro gli occhi, la luce è già entrata nella mia stanza. Ancora una volta non sono riuscita a spegnere la sveglia e alzarmi. Si prospetta un'altra giornata di lavoro pseudo organizzato, di una testa traboccante di pensieri, di routine e una piccola dose di imprevisti.
Se ho dormito sul lato sinistro (come capita molto spesso) davanti a me c'è il muro, allora mi giro e vedo il mio Angolo, ben illuminato ormai. So tutto della luce che entra in quel punto della stanza. So quando mi permetterà di fare le foto con l'atmosfera che mi piace, so fin quando potrò lavorare senza dovermi surriscaldare sotto la luce giallognola dell'abat jour (che quando fa freddo è un piacevole calore sulle mie mani ricamanti)
Conosco bene lo spazio in quella zona. E' proprio un angolo, dove, però, c'è tutto quello che mi serve. Certo, le fasi si sovrappongono ogni giorno e penso che vorrei almeno altri due tavoli. Dovrebbe essere come una piccola catena di montaggio.
Una catena di montaggio che ha qualche ingranaggio che non funziona, perchè quando guardo l'Angolo il caos regna sovrano. So che c'è un lavoro, io lo vedo da una prospettiva lontana e appiattita, che fatica a crescere. Come la vita di un cactus: giorni e giorni di piccoli passi, quasi impercettibili.
Ma so anche che le distrazioni sono sempre dietro e attorno l'Angolo. Non le vedo, ma le immagino. Affianco all'Angolo c'è una libreria che si è guadagnata il suo spazio in mesi e mesi di accumulo compulsivo di informazioni e formazione, perchè per creare un business con una forte identità bisogna studiare sodo e ragionare molto. So che, quando entro in quel tunnel pensieroso, maturo lo sconforto e la consapevolezza che per poter cominciare col piede giusto ho bisogno di allontanarmi dall'Angolo. Voglio evitare che tutti i miei preziosi e coloratissimi materiali devino i miei ragionamenti.
Quell'avventura nata per caso, chiamata Colori Preziosi senza tanti preamboli, arranca ogni giorno di più. Ogni volta che affronta una difficoltà penso che dovrei allontanarmi da lei. Se poi si aggiunge un imprevisto della vita (perchè al di fuori di Colori Preziosi c'è la mia vita), vengo fagocitata e non esiste nient'altro. La sua debolezza non le permette di avere alcuna riserva per poter proseguire per conto suo anche solo per brevi periodi.
Uno di quei giorni, in cui il pensiero torna prepotente, l'ho colto e ci ho scritto un post che ho pubblicato. "Pubblica" e...un attimo di sollievo, come quando sprofondi sul divano dopo un'intera giornata di lavoro. Dopo qualche giorno ha cominciato a mancarmi qualcosa. Ho avuto la sgradevole impressione che la paura del cambiamento potesse nuocermi in qualche modo, ma in fondo anche quella che sarebbe sparito l'unico modo che conosco per sfogare la mia creatività. Perciò mi sono avvicinata all'Angolo e gli ho detto:
"mio caro Angolo di Colori Preziosi, non credo di volerti lasciare davvero, ma cerca di capire che mi devo allontanare da te per trovare la serenità di non rincorrere ogni momento l'occasione di gridare al mondo che tu esisti. Troveremo il giusto compromesso tra la mia incapacità di separarti da ogni cosa e la tua voglia di non finire come l'hobby di turno. Colori Preziosi, voglio farti diventare quello che vuoi, ma seguiremo un percorso che ci terrà lontano da te che ci guardi attraverso uno schermo, perchè è lì che vogliamo stare e raccontarci.
Torneremo, perchè nel 2017 avevo detto che avrei trovato l'identità che ci avrebbe aiutato a farci riconoscere. Torneremo soprattutto perchè sei talmente radicato nella mia quotidianità disorganizzata, che ogni mattina non posso fare a meno di avvicinarmi all'Angolo e sfiorare i ricordi che stanno prendendo vita attraverso i ricami dolci e vibranti di colore."
Colori Preziosi chiude temporaneamente con la speranza e la consapevolezza di volersi trasformare, rimanendo sempre sé stesso, ma tornando un po' più forte e volendo credere che il 2017 sia il suo anno. Mancano ancora sei mesi e voglio sfruttarli meglio che posso.
Grazie di tutto e a presto. ^_^
Uno di quei giorni, in cui il pensiero torna prepotente, l'ho colto e ci ho scritto un post che ho pubblicato. "Pubblica" e...un attimo di sollievo, come quando sprofondi sul divano dopo un'intera giornata di lavoro. Dopo qualche giorno ha cominciato a mancarmi qualcosa. Ho avuto la sgradevole impressione che la paura del cambiamento potesse nuocermi in qualche modo, ma in fondo anche quella che sarebbe sparito l'unico modo che conosco per sfogare la mia creatività. Perciò mi sono avvicinata all'Angolo e gli ho detto:
"mio caro Angolo di Colori Preziosi, non credo di volerti lasciare davvero, ma cerca di capire che mi devo allontanare da te per trovare la serenità di non rincorrere ogni momento l'occasione di gridare al mondo che tu esisti. Troveremo il giusto compromesso tra la mia incapacità di separarti da ogni cosa e la tua voglia di non finire come l'hobby di turno. Colori Preziosi, voglio farti diventare quello che vuoi, ma seguiremo un percorso che ci terrà lontano da te che ci guardi attraverso uno schermo, perchè è lì che vogliamo stare e raccontarci.
Torneremo, perchè nel 2017 avevo detto che avrei trovato l'identità che ci avrebbe aiutato a farci riconoscere. Torneremo soprattutto perchè sei talmente radicato nella mia quotidianità disorganizzata, che ogni mattina non posso fare a meno di avvicinarmi all'Angolo e sfiorare i ricordi che stanno prendendo vita attraverso i ricami dolci e vibranti di colore."
Colori Preziosi chiude temporaneamente con la speranza e la consapevolezza di volersi trasformare, rimanendo sempre sé stesso, ma tornando un po' più forte e volendo credere che il 2017 sia il suo anno. Mancano ancora sei mesi e voglio sfruttarli meglio che posso.
Grazie di tutto e a presto. ^_^