Basta un attimo, bastano poche parole, e un ricordo si materializza nella nostra mente come se ce lo trovassimo proprio davanti a noi. Basta l'espressione di una persona, notare se i suoi occhi si illuminano, per capire che abbiamo fatto qualcosa di buono per lei.
L'estate scorsa mi arrivava una richiesta molto particolare: una delle mie più care amiche mi chiedeva se avessi il piacere di essere damigella nel giorno del suo matrimonio. Cosa fa una damigella? Me lo son chiesta, mi sono incuriosita. Sapevi che le damigelle non sono la solita americanata dell'ultima moda? No. Dietro c'è una tradizione che ci riporta indietro nel tempo. Le spose egiziane usavano accompagnarsi da belle ragazze (ti giuro che eravamo quattro signorine carine! ^_^ ), abbigliate in modo così elegante e vistoso che gli spiriti maligni si sarebbero confusi e non avrebbero più riconosciuto quale fosse la sposa. Le damigelle sono una protezione, ma sono anche quelle che devono saper ascoltare la sposa, devono confortarla nei momenti di agitazione perchè qualcosa va storto. In fin dei conti sono le sue amiche e, come tali, devono riuscire a far sì che i suoi occhi si illuminino perchè un'altra cosa è stata fatta senza intoppi.
Ricordo che mancavano pochi giorni al matrimonio. Una sera sono andata a portarle tutti i suoi accessori, perchè doveva fare le ultime prove e io lavoravo notte e giorno per fare in tempo a finirli tutti. Lei stava sistemando le ultime cose, il fidanzato sarebbe rientrato tardi da lavoro, così ne abbiamo approfittato per scambiare due chiacchiere. Prima di rientrare a casa le ho dato le scarpe (con una piccola applicazione), la coroncina e il bracciale. Quando ha visto quel bracciale le si sono illuminati gli occhi e mi ha detto "è proprio come lo volevo!".
Oggi ho letto un post di Gioia, in cui si parla del momento in cui capiamo che forse ci possiamo fermare lì, che ci possiamo accontentare. Ho pensato se nel mio lavoro mi fosse mai capitato di capire quando mi sarei potuta accontentare. In un momento in cui niente è ancora definito, mentre io annaspo tra le molte me che dovrebbero far funzionare quest'attività (c'è la fotografa, c'è l'artigiana, c'è la scrittrice, quella che studia...), ho pensato agli occhi della mia amica che guardava quel il suo bracciale. Allora credo fortemente che io mi accontento di vedere la luce negli occhi di coloro che son riuscita a soddisfare col mio lavoro, mi basta vedere che quello sguardo li sta trasportando verso il loro momento, attraverso tutte le loro aspettative e speranze. E ogni volta che ci sarà quella scintilla, che dura un attimo, saprò che posso accontentarmi del mio lavoro così com'è...un po' più stabile..ma esattamente com'è.
Cosa ne pensi? Ricordi una volta in cui hai visto che una tua azione, o un tuo regalo, ha fatto accendere la luce negli occhi di qualcuno? Dai, non farmi sentire l'unica romanticona...
Ricordo che mancavano pochi giorni al matrimonio. Una sera sono andata a portarle tutti i suoi accessori, perchè doveva fare le ultime prove e io lavoravo notte e giorno per fare in tempo a finirli tutti. Lei stava sistemando le ultime cose, il fidanzato sarebbe rientrato tardi da lavoro, così ne abbiamo approfittato per scambiare due chiacchiere. Prima di rientrare a casa le ho dato le scarpe (con una piccola applicazione), la coroncina e il bracciale. Quando ha visto quel bracciale le si sono illuminati gli occhi e mi ha detto "è proprio come lo volevo!".
Oggi ho letto un post di Gioia, in cui si parla del momento in cui capiamo che forse ci possiamo fermare lì, che ci possiamo accontentare. Ho pensato se nel mio lavoro mi fosse mai capitato di capire quando mi sarei potuta accontentare. In un momento in cui niente è ancora definito, mentre io annaspo tra le molte me che dovrebbero far funzionare quest'attività (c'è la fotografa, c'è l'artigiana, c'è la scrittrice, quella che studia...), ho pensato agli occhi della mia amica che guardava quel il suo bracciale. Allora credo fortemente che io mi accontento di vedere la luce negli occhi di coloro che son riuscita a soddisfare col mio lavoro, mi basta vedere che quello sguardo li sta trasportando verso il loro momento, attraverso tutte le loro aspettative e speranze. E ogni volta che ci sarà quella scintilla, che dura un attimo, saprò che posso accontentarmi del mio lavoro così com'è...un po' più stabile..ma esattamente com'è.
Cosa ne pensi? Ricordi una volta in cui hai visto che una tua azione, o un tuo regalo, ha fatto accendere la luce negli occhi di qualcuno? Dai, non farmi sentire l'unica romanticona...
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