Partecipare ai concorsi internazionali....perchè sì?

Più o meno tre anni fa facevo una spedizione incredibile...bhe, forse l'avevo letto più nello sguardo dell'addetto delle poste...io ero solo molto entusiasta! 

"Mi scusi, vorrei qualche informazione per spedire un pacco assicurato negli Stati Uniti". Dall'altra parte, qualche attimo di silenzio, e poi "Un attimo, chiamo la mia collega...sa, lei si è già occupata di una spedizione simile". Non ti dico quanto ci è voluto per mettere insieme tutte le informazioni, documentazione di vario genere, e finalmente la collana che avevo preparato per il concorso poteva spiccare il volo verso gli USA, e rientrare sana e salva con il suo corredo.

Ogni volta che decido di partecipare ad un concorso dedicato ai gioielli artigianali mi faccio un paio di domande, anzi, diciamo che in un secondo compilo il format per l'iscrizione e poi mi assalgono gli interrogativi. Prima di tutto mi chiedo se sarò in grado, poi mi rispondo mah sì!!. Segue il solito dilemma "avrò il tempo per dedicarmi come si deve a questo progetto?". Sì, perchè se consideri che mi sto esponendo ad un pubblico internazionale non potrei mai presentare un gioiello qualunque. Pensala così: una sarta studia e confeziona abiti ben fatti per ogni occasione, ma quando lavora ad un abito da sposa non può lasciare al caso neanche il più piccolo dettaglio. 

Dopo essermi convinta che avrò il tempo, ecco la dura realtà del tipo "avrò i soldi per sostenere tutto questo?". Sì perchè, come immaginerai, dietro la partecipazione ad un concorso internazionale c'è un grande sforzo economico. Per un piccolo artigiano come me, il materiale, le foto, eventuali trasferte (che non comprendono me >_< ), la dogana, sono tutte spese a carico del partecipante, e tra assicurazione, imballaggio (che non basta mai) anche gli euro risparmiati partono!!


E cosa ci guadagno? Bhe, tre anni fa la collana fortunata è rientrata con un assegno di 25 $, che sono svaniti nelle tasse doganali!! Ma al di là del premio ci sono altri motivi per i quali tutti gli interrogativi si concludono con un bel SI!! 

Quando vedo Belle Époque mi viene da immaginare quella ragazza che, dalla Sardegna, si mette in gioco e comincia ad allargare i suoi orizzonti oltre il mare della sua isola. Quando vedo Janas penso alla stessa ragazza, che è ormai un'artigiana consapevole, e che ha capito quanto una vetrina internazionale possa stimolare la sua creatività, la sua tecnica e l'aiuti ad interagire con i "propri simili" dall'esperienza inaudita. E poi, quando vedo Life Inside vedo che nel grande dispendio di tempo, risorse, idee...bhe...c'è un grande potenziale che ha aiutato quella ragazza ad esporre il proprio lavoro in contesti molto importanti e (dulcis in fundu) a guadagnarsi un articolo sulla rivista europea più importante del settore, Perlen Poesie.

Ecco che, in questi mesi di pianificazione per il prossimo anno di lavoro, non posso non segnare la partecipazione almeno ad un concorso internazionale. 
Ti chiederai "ma perchè non ti limiti all'Italia?". Semplicemente perchè nella nostra nazione non esiste un concorso di settore. Ma sai, non importa, perchè il confronto con culture anche molto diverse dalla mia è uno stimolo in più. Non pensi anche tu che gli artigiani parlino tutti la stessa lingua creativa? 

Un abbraccio ^_^