17 gennaio 2017

Un obiettivo per il 2017 (o forse due)

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C'è un esercizio che ti fa immaginare una situazione come questa: tu, un'amica che non vedi da tempo e due tazze di tea fumanti. Tu hai un aspetto rilassato e compiaciuto e lei lo nota, ti chiede di raccontarle cos'è successo, perchè avete perso i contatti da almeno un anno. Le dici che all'inizio dell'anno hai fissato un obiettivo, hai lavorato sodo e ce l'hai fatta. L'hai raggiunto! 
Le racconti i dettagli, perchè da quando l'hai scoperto hai programmato ogni tuo passo. Magari riesci a convincerla che avere un obiettivo non è come farsi trascinare dall'entusiasmo del nuovo anno, fare un elenco dei buoni propositi e abbandonarlo dopo qualche settimana. Le spieghi che se lei volesse potrebbe sentire quell'entusiasmo per tutto il corso dell'anno, perchè ogni volta che si avvicinerà al suo obiettivo sarà come sentirlo sempre più reale. 

Ora ti racconto un'altra situazione simile. A settembre la mia amica Marianna ha avuto un bambino. Lei è una restauratrice, ma anche una pittrice con uno stile tutto personale. Ora Gabriele è il centro delle sue giornate, com'è giusto che sia, e lei ha messo in stand by il suo lavoro. Ogni tanto ci incontriamo per una tazza di tea e, se Gabriele è impegnato a ronfare, possiamo avere tutta la calma per chiacchierare e mangiare qualche biscotto.  
Qualche giorno fa, mentre facevo la spesa, ho visto dei biscotti ripieni di confettura di mela, li ho presi e ho mandato un messaggio a Marianna (con tanto di foto): "Io porto i biscotti, tu pensa al tea!". Gabriele non ha dormito, ha fatto un po' il buffone e poi ci ha ascoltate. Si parlava di progetti, dei biscotti che "questo è l'ultimo, prometto!", e poi mi ha detto che appena sarà possibile vuole riprendere a lavorare. Conosco Marianna solo da qualche anno, ma abbiamo quasi lo stesso pensiero su cosa voglia dire essere un artigiano in Sardegna (anzi...in questa parte della Sardegna): per molti aspetti problematico, per altri privilegiato. Ma entrambe abbiamo la stessa volontà di esserlo, e di farlo proprio qui. Magari nel corso di quest'anno ne scoprirò davvero il motivo. 

Visto che la conversazione aveva preso questa piega, ad un certo punto le ho detto che per quest'anno avevo un obiettivo, e lo dico anche a te: vorrei elaborare una serie di prodotti che trasmetta i miei valori e nei quali una persona precisa possa identificarsi (quell'immagine ancora un po' annebbiata del mio cliente ideale). Pausa bagnetto Gabriele, e poi mi dice: "Se ti chiedessi qualche consiglio per riprendere a lavorare, mi aiuteresti?". Ecco il mio secondo obiettivo!! Sì, io non sono una grande esperta, ma in due è più facile sostenersi, consigliarsi, motivarsi, gioire dei piccoli traguardi o arrabbiarsi per le sconfitte. Le ho risposto solo "Sai che dovrai diventare più social, vero? Perchè questo renderà meno difficile il tuo lavoro da queste parti".
Poi Gabriele ha monopolizzato la discussione perchè reclamava la sua merenda; il suo grande obiettivo della serata. Il piccolino ci ha fatto subito tornare coi piedi per terra. ^_^


Ci sono obiettivi che non puoi solo pensare, ma devi per forza arrivarci. Così li potrai sentire davvero possibili. E c'era una mail nella mia cronologia di dicembre, con un regalo. E' Gioia che la manda, insieme ad un percorso: 2017 - il tuo anno magico. E' così che ho trovato il mio principale obiettivo, ma ti dirò che è stata come una conferma.

Professionale o personale, sai bene quanto le due sfere possano mischiarsi di tanto in tanto, hai trovato il tuo obiettivo davvero possibile per un 2017 magico? Ti va di condividerlo? 

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